Tanti Auguri SARDEGNA

Cara amata Terra nostra, stai subendo da tempo inenarrabili brutture senza che i tuoi figli, soprattutto quelli che si trovano nelle stanze della politica ci mettano un freno.
Ultimamente, i nostri amministratori ci stanno narcotizzando con titoloni come Insularità, Unesco, Zes, come fossero taumaturgici toccasana per i nostri mali.
Ma quale fiducia e speranza possiamo avere se non sono stati in grado di difendere le prerogative della Sardegna quale Regione a Statuto speciale.
Nel frattempo, in attesa degli agognati riconoscimenti, assistiamo a tante riunioni, assemblee, titoloni sui giornali e in tv, ma di progetti neanche a parlarne, o proposte concrete che abbiano contenuti credibili e realizzabili.
Per di più, si sono lasciati sfuggire occasioni fornite su un piatto d'argento, come il formidabile assist offerto da alcune trasmissioni delle Tv nazionali che ipotizzavano che la Sardegna potesse essere stata la mitica Atlantide narrata da Platone. Vero o no, era una grande occasione per accendere migliaia di riflettori sulla nostra Isola. Attirare studiosi da tutto il mondo, curiosi, turisti, finanziamenti per aprire tanti cantieri da nord a sud, est ed ovest, e dare lavoro a tanti Sardi.
E ora, mentre i venditori di fumo si autocelebrano parlando delle mirabolanti prospettive della ripresa economica sarda, la cronaca snocciola i dati del flop del turismo per le feste di Natale e fine anno e la chiusura di tanti esercizi commerciali.
Cara Sardegna, per l'ennesima volta ti dovrai accontentare del semplice tradizionale Buon Natale e Felice Anno Nuovo con il timore che, probabilmente, il peggio debba ancora arrivare.



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