L'insularità


Quasi da non crederci. Nel giro di un mese due iniziative che testimoniano una inedita unicità di intenti di tutta la politica isolana. Sia a livello regionale che nazionale.
Infatti, il via libera in Commissione Affari Costituzionali del Senato ad una proposta di legge, che sancisca in Costituzione la condizione di svantaggio della Sardegna a causa della sua insularità, è il frutto di una azione comune e coesa tra i proponenti e tutti i Senatori Sardi.
Che siano finalmente maturi i tempi per una vera e reale sardità, svincolata da giochi e ideologie pseudo politiche?
Ma, ora è necessario che siano gli attuali governanti regionali a interrompere la realizzazione del Progetto di insularità spinta e pervicace in danno di tante regioni della nostra Isola.
Prosegue, infatti e senza sosta, la chiusura di tanti servizi sociali e assistenziali che sono primaria causa dello spopolamento delle zone interne e della nuova emigrazione di tanti giovani.
Sarebbe necessario, quindi, destinare tutte le risorse possibili per ripristinare, tanto per cominciare, quei servizi sanitari che sono stati smantellati in tante realtà isolane. E Dio sa quanto siano indispensabili, soprattutto in momenti come quelli che stiamo vivendo.
Si potrebbero utilizzare, ad esempio, tutti gli stanziamenti previsti per creare le nuove ASL e le nuove Province.
A meno che non si reputi più importante far rinascere la vecchia burocrazia o, ipotesi terribile, sia in atto la realizzazione della strategia che, tempo fa, era stata ipotizzata e sbandierata da un grosso burocrate dell'Amministrazione regionale.
Richiestogli un commento sulla nuova escalation del fenomeno della emigrazione dei giovani sardi, che lasciavano l'Isola per cercare di realizzarsi e per cercare un futuro migliore, ebbe a rispondere, più o meno, che "quelli che lasciano la Sardegna li sostituiremo con i migranti che sbarcano a ritmo continuo nelle nostre spiagge".
Problema risolto! Facile come bere un bicchier d'acqua.
Speriamo che la nuova unicità di intenti, dimostrata con le ultime iniziative politiche, elabori soluzioni più intelligenti per noi, i nostri figli e nipoti, e per il futuro di una Sardegna abitata da Sardi.
Così come avviene da 6.000 anni.


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