Lo scrigno della Romangia


La Romangia si affaccia sul Golfo dell'Asinara con la città di Sorso, la sua Marina e la splendida spiaggia di Platamona.
Nell'interno di questa regione, terra di vigneti e oliveti, troviamo a 350 metri di altitudine Sennori.
A Sorso è possibile visitare il Tempio nuragico di Serra Niedda che comprende un pozzo sacro con camera circolare al quale si accede scendendo per 14 scalini, gli ultimi tre scavati nella roccia. Intorno al pozzo un edificio di forma circolare costituito da grandi blocchi posizionati in file orizzontale sfalsate.
Intorno, si trovano delle capanne sorte senz'altro in epoca successiva.
Durante gli scavi del complesso sono stati rinvenuti numerosi reperti tra i quali ricordiamo un bronzetto che raffigura un capo tribù armato di lancia con al guinzaglio un capro e un altro che raffigura un nuraghe turrito.
Nel territorio si trovano anche le Domus de janas di l'Abbiu con una anti cella e quattro celle. Il sito è datato tra il 3.000 e il 2.000 avanti Cristo.
Tra i nuraghe citiamo quelli di Bacchileddi e Sa Corona Ruja che meriterebbero una campagna di scavo e recupero.
Se visitate Sorso a fine maggio potrete assistere alla Festa della Vergine "Noli me tollere", molto sentita e con una grande organizzazione che coinvolge tutta la Romangia e non solo.
Proseguendo verso l'interno, nella parte collinare troviamo Sennori, grosso centro dedito principalmente all'agricoltura, con importanti tracce di epoca pre nuragica e nuragica. Al centro di Sennori nell'ampio giardino adiacente la Parrocchia si trova la Necropoli dell'Orto del Beneficio Parrocchiale.
Una decina di Domus de janas scavate in un costone calcareo. Un intrico di celle con numerose decorazioni in rilievo. Si presume risalgano intorno al 3.000 avanti Cristo.
Poco distante dal paese, nei pressi delle Tenute Dettori, troviamo la Tomba dei giganti di Oridda. Un sito molto importante e unico nel suo genere. Scavato nella roccia e al suo interno le pareti sono rivestite di muro a secco. Vi si accede attraverso una stele quadrangolare.
La Tomba è datata verso il 1.500 avanti Cristo e fu ritrovata ancora inviolata.
Conteneva i resti di una trentina di individui, tra adulti e bambini, e diverse suppellettili in ceramica.
Molto sentite e partecipate, per usare un eufemismo perché arriva gente da tutto il sassarese e da altre regioni della Sardegna, le feste religiose per San Basilio Magno, San Giovanni Battista con la sua ormai celebre cavalcata, San Biagio e Santa Lucia. Imperdibile, ad agosto, la Festa denominata Calici di stelle.
Il nome è tutto un programma.





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