Non come Monti e Amato - 2


In questi ultimi tempi si è percepito un calo della verve di Giuseppe Conte e di alcuni Ministri.
Magari sarebbero ben lieti se il Governo cadesse, e loro potessero sparire dalla scena. Idea campata in aria? Il fatto è che a breve potrebbe arrivare sull'Italia uno tsunami economico e finanziario devastante, a confronto del quale il Covid 19, con il suo triste e doloroso carico di vittime, sembrerà ben poca cosa.
Per quanto inadeguati al ruolo, i membri dell'attuale governo non possono non aver percepito il pericolo ormai incombente. A parte l'evidenza di tutte le componenti produttive italiane in forte sofferenza, avranno considerato i segnali non proprio incoraggianti che sono arrivati e stanno arrivando dai partner europei, proprio quelli amici che, a sentirli, non sono sovranisti.
Si aggiunga, infine, il primo pessimo segnale arrivato nel mese di aprile dalle agenzie di rating e la valutazione che le stesse agenzie faranno entro il mese di maggio.
Inutile utilizzare aggettivi pesanti e catastrofici ma tutti gli italiani, che hanno seguito almeno un poco il modo di agire del mondo della finanza, degli affari e delle multinazionali in questo mondo globalizzato saranno, a dir poco, fortemente preoccupati.
Ma a chiunque si troverà a gestire questi imminenti e difficili momenti, deve arrivare un chiaro e forte segnale. Stavolta si deve far contribuire per prime le classi più abbienti, come la classe politica e tutto il sottobosco che gira intorno alla fabbrica delle poltrone. La politica è un servizio, e dovrebbe essere disinteressato e non occasione di una lucrosa avventura. Se per te è un peso, nessuno ti obbliga a farlo.
Si potrebbe iniziare a recuperare risorse portando i compensi di tutti i politici, soprattutto quelli dei deputati e senatori, nella media europea. E' risaputo che un parlamentare italiano percepisce per il suo incarico compensi totali che sono il doppio di quelli percepiti da un parlamentare inglese. I consiglieri e assessori regionali dovrebbero seguire a ruota, con compensi stabiliti con legge dello Stato e non con norme create ad hoc da loro stessi. E guarda caso, i provvedimenti che riguardano i compensi sono gli unici approvati all'unanimità.
E poi, è necessaria la calmierazione dei bilanci di tutti gli organismi.
A iniziare dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Magari con il Presidente Conte che rinuncia al cameraman dedicato che lo riprende mentre è chino sugli incartamenti nel suo studio, o lo segue passo dopo passo lungo corridoi e scale di Palazzo Chigi.
Un recente articolo di stampa on line ha reso noto che il Budget della Presidenza passa dai 2 miliardi e 100 milioni di euro del 2019 a 3 miliardi e 800 milioni per il 2020. Non male vero? Tra l'altro è un provvedimento preso ben prima del Corona virus. Magari si potrebbe trovare tanto da sforbiciare.
Altro capitolo è quello che riguarda l'esercito dei consulenti, staff, task force, ingaggiati in tutti gli organismi statali, regionali e comunali.
Ed infine gli Enti inutili. Ne sono stati censiti tantissimi e tutti i governi negli ultimi 15 anni avevano nel loro programma la loro cancellazione, da ultimi proprio i Cinque stelle. Ma sono ancora lì e valgono circa 13 miliardi l'anno. Un'enorme fabbrica di poltronissime da spartirsi senza litigare, lontano da occhi e orecchi indiscreti.
Ecco dove metter mani per recuperare soldi ora che il momento è critico. Se si avviasse una seria manovra di ristrutturazione delle spese e degli sprechi, lo Stato italiano ne guadagnerebbe in credibilità in Europa e nei confronti dei mercati finanziari e delle agenzie di rating.


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