Gallura; prima tappa


Nella rubrica "da Nuraghe a Nuraghe" abbiamo inserito un tour in parte della Gallura e descritto di alcune delle numerose testimonianze archeologiche del periodo pre nuragico e nuragico presenti sul territorio.
E' solo una parte dei gioielli che la Gallura conserva gelosamente.
Ci perdoneranno gli amici di Tempio, Badesi, Bortigiadas, Budoni, Golfo Aranci, Luras, Padru, Trinità e altri dei quali racconteremo più avanti. E ci auguriamo che la Gallura incentivi e promuova le attività di scavo e recupero di tanti siti.
Quanti segreti, quanti bronzetti e quanti altri reperti si celano sotto qualche stratto di terra della nostra Isola.
Come chiediamo da tempo che la Regione si attivi per promuovere e finanziare, perseguendo una programmazione pluriennale, le campagne di scavo per il recupero dei tanti siti attualmente in balìa dei tombaroli, abbinando una uguale strategia per la manutenzione e valorizzazione di tutti gli altri siti.
Attività che dovrebbero coinvolgere le diverse Università della Sardegna e gli studiosi che da anni sono impegnati nelle ricerche e negli studi di quella che, unitamente alla civiltà egizia, è la più antica civiltà del mediterraneo.
Un investimento che non potrà che dare frutti copiosi per l'attenzione che susciterà in tutto il mondo scientifico, e non solo. La Regione dovrebbe attivare, contemporaneamente, una complessiva attività di marketing turistico per la promozione della nuragheologìa di tutto il territorio regionale abbinandovi la presentazione delle diverse peculiarità produttive, dell'agroalimentare e dell'artigianato, fornendo ai produttori gli strumenti per una più complessiva ed efficace attività di commercializzazione.
Siamo certi che aumenteranno, così, i presupposti per una reale e continua destagionalizzazione dell'attività turistica, affiancando e potenziando gli effetti di tutte quelle iniziative locali, purtroppo assai parcellizzate, che diverse realtà della Sardegna stanno cercando di portare avanti con tanto impegno per contrastare l'impoverimento e lo spopolamento del loro territorio.





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